Chi è sensibile spesso si sente debole. Chi si sente forte spesso è insensibile.
Alcuni sono sensibili nei propri confronti ma sono insensibili con gli altri. Queste persone spesso ritengono che siano gli altri i “Cattivi”.
Chi è sensibile verso gli altri ma non con se stesso spesso finisce col sentirsi “poveretto”.
Alcuni concludono che sia meglio essere insensibili, perché la sensibilità fa soffrire. E quindi la escludono da se (dalla loro vita).
Ma pensaci su, se non sei sensibile, perdi tutti gli aspetti più sottili (raffinati) e belli della vita: intuizione, bellezza, e l’estasi dell’amore.
Solitamente le persone insensibili non riconoscono (accettano) la loro debolezza. E chi è sensibile non riconosce la sua sensibilità come la sua forza.
Questo cammino e questa conoscenza ti rendono forte e sensibile.
La sensibilità è intuizione. La sensibilità è compassione. La sensibilità è amore. La sensibilità è la vera forza: calma, pazienza, silenzio, non-reattività ( il non reagire alle situazioni ma l’agire), confidenza (fiducia), fede e un sorriso.
Sii entrambe: sensibile e forte.
